Nonostante i tracciati cardiotocografici evidenziassero un’evidente sofferenza fetale, il ginecologo di un ospedale campano ometteva l’esecuzione del taglio cesareo , come previsto dalle linee guida e dai protocolli medici. Veniva estratto, con notevole ritardo, un bimbo cianotico e non respirante, immediatamente trasportato in reparto di neonatologia.

Crescendo il bambino mostrava gravissime lesioni neuromotorie. Dopo ben 6 anni di causa, gli veniva riconosciuto un risarcimento di euro 1.800.000,00 ed ai genitori un ristoro di euro 800.000, 00

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