La “Guerra” tra Medici e Associazioni: Un Equivoco di Fondo
Nel dibattito tra medici e associazioni a tutela dei consumatori, esiste un equivoco di fondo che alimenta incomprensioni e tensioni, secondo Francesco Lauri, presidente di Osservatorio Sanità. Questa associazione, impegnata nella tutela dei cittadini che hanno subito danni da prestazioni mediche errate e dei medici accusati ingiustamente, sottolinea un punto chiave: le contestazioni spesso rivolte alla categoria dei medici verso associazioni o studi legali che tutelano i cittadini sono basate su un fraintendimento.
Le associazioni e gli studi legali, infatti, non emettono giudizi autonomi sulle prestazioni mediche. Si limitano a recepire e interpretare i pareri dei consulenti medici, i veri protagonisti nell’analisi di eventuali errori. Sono proprio i medici a determinare, attraverso perizie e consulenze, se una prestazione sia stata eseguita in modo corretto, rispettando linee guida e protocolli ufficiali.
Il Ruolo dei Consulenti Medici e del Sistema Giudiziario
L’iter che conduce alla determinazione di una responsabilità medica è articolato e basato su diverse figure professionali:
- Consulenti Medici: Sono loro a valutare preliminarmente la correttezza delle prestazioni, utilizzando protocolli e linee guida scientifiche.
- CTU (Consulenti Tecnici d’Ufficio): Questi esperti, nominati dal tribunale, approfondiscono il caso e forniscono una valutazione imparziale sul presunto errore.
- Giudice: È infine il giudice a stabilire, sulla base delle evidenze fornite, se un medico debba essere ritenuto responsabile e quindi condannato.
L’Acredine Ingiustificata verso le Associazioni
Secondo Francesco Lauri, l’acredine rivolta da alcuni medici nei confronti di associazioni e studi legali è non solo ingiustificata, ma anche controproducente. Associazioni serie e trasparenti come Osservatorio Sanità svolgono un ruolo fondamentale nella prevenzione di contenziosi inutili. Infatti, almeno nove controversie su dieci vengono evitate grazie all’attività di consulenza preventiva e dissuasione verso i cittadini.
Molti pazienti, convinti di aver subito un danno, esprimono giudizi affrettati senza conoscere appieno la complessità della prestazione sanitaria ricevuta. Grazie alla consulenza medica fornita dalle associazioni, questi cittadini vengono dissuasi dall’intraprendere azioni legali infondate, risparmiando tempo, denaro e inutili tensioni sia a loro stessi che ai medici coinvolti.
Un Appello alla Collaborazione
Invece di percepire le associazioni come “nemiche”, i medici dovrebbero considerarle alleate nella tutela della loro professionalità. La collaborazione tra le categorie mediche, le associazioni e gli studi legali può contribuire a:
- Ridurre i contenziosi inutili;
- Garantire un maggiore rispetto delle linee guida e dei protocolli;
- Promuovere una cultura della trasparenza e dell’equità nel rapporto medico-paziente.
Conclusioni
L’attività di associazioni come Osservatorio Sanità dimostra che il loro obiettivo non è quello di alimentare contenziosi, ma di favorire una gestione responsabile e consapevole delle problematiche legate alla malasanità. Riconoscere il loro ruolo positivo e collaborare attivamente può portare benefici non solo ai pazienti, ma anche ai medici stessi, garantendo un sistema sanitario più equo ed efficiente per tutti.